Spettabili Autorità,
Gentili Presidenti e presidenti incoming dei RC dell’Area Emiliana 2
Gentili Ospiti,
Care Socie e cari soci,
Amiche e amici,
Mi accingo a dare avvio alla “mia annata” alla guida del nostro amato Rotary Club con profondo senso di rispetto per la sua storia centenaria e con la consapevolezza delle responsabilità che ciò comporta. Mi accompagna un sentimento di entusiasmo, ma anche di timore, nella speranza di onorare al meglio il prestigioso percorso che ci ha portati fino a oggi.
Il nostro è un Club autorevole, ricco di storia e di persone straordinarie, e mi sento sinceramente onorata della fiducia che avete voluto accordarmi.
Desidero rivolgere un ringraziamento autentico a ciascuno di voi: fin dal mio primo giorno nel Club, ho incontrato persone attente, che mi hanno offerto opportunità e stimoli.
Vorrei poter esprimere la mia gratitudine ricordando i nomi di ognuno, ma questa sera non ne abbiamo il tempo.
Prima di condividere qualche breve riflessione sul progetto dell’annata che sta per iniziare, desidero esprimere un sentito ringraziamento ad Alberto Bordi e a tutta la sua squadra per l’annata straordinaria che hanno saputo guidare. È stato un viaggio intenso e stimolante, ricco di spunti, di amicizia e, perché no, anche di sfide continue.
In un certo senso, arrivo a questo nuovo inizio “con il fiato un po’ corto”— complice anche il lavoro impegnativo per le celebrazioni del Centenario. E proprio a questo proposito, sento il dovere di ringraziare l’intero Comitato per il Centenario, e in particolare il carissimo amico Alberto Scotti, che non esiterei a definire un autentico maestro d’orchestra.
Ma di certo non ci fermiamo — e io, per prima, non mi fermo! Come sapete, l’entusiasmo non mi manca e la staticità non fa parte del mio modo di essere.
Abbiamo già avuto una prima, significativa anticipazione di questo importante anniversario con la fotografia scattata il 26 maggio u.s. presso il Ridotto del Teatro Regio, un momento simbolico e ricco di emozione che ha dato in qualche modo avvio alle celebrazioni, riunendo i soci in un abbraccio ideale tra passato, presente e futuro del nostro Club.
L’annata si costruisce su contenuti di qualità, arricchita dalla forza della nostra socialità.
Proprio il lavoro svolto per il Centenario mi ha aiutata a mettere a fuoco un aspetto fondamentale: il Rotary ha senso se diventa un’occasione concreta per mettere a disposizione energie e competenze, per agire, per imprimere una direzione, per approfondire.
Non basta invecchiare per diventare sapienti, né è sufficiente guardarsi alle spalle con soddisfazione. Serve uno sguardo lucido sul presente e il coraggio di orientare il futuro, dando senso all’impegno e alla trasformazione inevitabile. Mai come oggi, in un momento così critico a livello internazionale, tutto questo si rende necessario e urgente: ci viene chiesto senso di responsabilità, tanto individuale quanto collettivo.
E da qui sono scaturite le macro-tematiche dell’annata:
- Il valore del nostro territorio e la sua forza economica
La fotografia attuale del nostro territorio e del suo tessuto socioeconomico restituisce un quadro complessivamente positivo, pur in presenza di alcune criticità e, soprattutto, di molte opportunità da cogliere con spirito dinamico.
Il Rotary è stato, è e deve continuare ad essere un attore centrale in questo contesto. Le competenze presenti nel nostro Club, in sinergia con quelle degli altri Club della città, devono continuare a offrire occasioni di riflessione aperta, libera da pregiudizi e condizionamenti.
L’obiettivo è stimolare il confronto su temi strategici per la comunità e contribuire, attraverso idee e progetti concreti, alla sua crescita sostenibile e consapevole.
- L’Energia quale fattore chiave per lo sviluppo
Oggi l’energia è uno dei fattori strategici più rilevanti per lo sviluppo economico, sociale e ambientale dei territori. È, a tutti gli effetti, la chiave di volta per comprendere e guidare le grandi transizioni in atto – tecnologica e del sistema economico e produttivo – che richiedono un approccio improntato alla sostenibilità.
L’impegno del Rotary Club Parma sarà quello di promuovere momenti di approfondimento e confronto che offrano un quadro chiaro e aggiornato delle sfide e delle opportunità legate all’energia.
Lo faremo valorizzando le competenze presenti nel nostro Club e creando connessioni con istituzioni, imprese e mondo della ricerca, per favorire una visione integrata e lungimirante.
- Innovazione nella formazione: scienza, tecnologia ed etica per affrontare le sfide del futuro
Il contesto socioeconomico contemporaneo è segnato da trasformazioni profonde e accelerate, che impongono un costante adeguamento dei modelli formativi.
Gli eventi che organizzeremo mireranno a promuovere una riflessione su come interpretare — e guidare — queste trasformazioni culturali e sociali, con l’obiettivo di contribuire alla costruzione di nuovi paradigmi formativi.
Parleremo di scienza, tecnologia e intelligenza artificiale, ma anche di etica, responsabilità e centralità della persona, con esempi concreti legati all’evoluzione digitale, all’uso dell’IA e alle applicazioni come la telemedicina.
- Le infrastrutture e la strategia per la trasformazione della Città
La città è un sistema dinamico, in continua evoluzione, chiamato ad adattarsi alle trasformazioni della società. Spesso, però, i tempi dell’adattamento urbano non coincidono con la rapidità del cambiamento sociale.
Il cambiamento, tuttavia, è un tratto intrinseco all’essere città, e Parma ne è una testimonianza concreta.
L’obiettivo sarà quello di creare occasioni di dialogo e confronto per stimolare una riflessione collettiva su come Parma stia affrontando — e possa affrontare — le sfide della contemporaneità, tra innovazione, sostenibilità, inclusione e qualità della vita.
- La cultura e l’identità di Parma con un focus sui giovani
L’identità culturale di Parma ha avuto una straordinaria occasione di riflessione interna e allo stesso tempo di visibilità esterna con il riconoscimento a Capitale della Cultura 2020 e 2021. La cultura da un lato riflette e da un lato promuove i cambiamenti delle società e delle città e pertanto ritengo che il Rotary debba essere parte di questo dialogo; l’obiettivo dell’annata sarà quello di promuovere la centralità dei temi identitari per la nostra cultura e la nostra storia, valorizzando il ruolo del Rotary come spazio di confronto e di azione concreta. In questo contesto si prevede di mettere al centro anche i giovani, promuovendo sinergie con il progetto di Parma Capitale Europea dei Giovani 2027.
- I service Glocal
L’impegno per i Service è già iniziato, anche perché alcuni progetti saranno portati avanti in continuità con le annate precedenti, mentre altri prenderanno forma lungo il percorso, accogliendo nuove esigenze e nuove idee.
Opereremo con un approccio “glocal”, agendo su un duplice binario: da un lato l’attenzione ai bisogni del nostro territorio, dall’altro una visione e un impegno di respiro internazionale. A questo riguardo vi comunico che con Alberto Bordi abbiamo sottoposto al Distretto la proposta per un progetto “District Grant” insieme al RC Parma Est, Farnese, Salsomaggiore Terme e Brescello Tre ducati e RC Forlì, dal titolo “Il Rotary per educare e curare” rivolto a supportare una scuola nella Repubblica Democratica del Congo.
A livello territoriale stiamo anche seguendo un service di un importante restauro presso il Monastero di San Giovanni, con il supporto di importanti realtà della città, attenzionando un luogo centrale per la storia della città.
Infine, ci saranno ovviamente i service da gestire in sinergia con il Distretto, per tutti i
risultati da conseguire a livello distrettuale.
A livello organizzativo, mi impegnerò a ottimizzare l’utilizzo delle risorse a nostra disposizione, bilanciando con attenzione le spese, senza tuttavia rinunciare alla frequenza dei nostri momenti conviviali, che restano il cuore pulsante della vita del Club.
Insieme al Consiglio Direttivo, lavoreremo anche per individuare la sede più adatta ad ospitare le nostre conviviali, cercando di coniugare qualità, funzionalità e sostenibilità.
Saranno previsti anche momenti dedicati a semplici conversazioni tra rotariani, nel solco della tradizione del “caminetto”, che tanto ha rappresentato — e può ancora rappresentare — per la costruzione di relazioni autentiche, scambi di idee e riflessioni condivise.
Sarà possibile realizzare tutto ciò tramite il validissimo sostegno della mia squadra, e cioè di:
Maurizio Giuseppe Vento, Presidente incoming
Alberto Bordi, Past president
Federico Casiraghi
Andrea Errera
Gian Paolo Lombardo
Ennio Paladini
Varisto Preti
Francesca Vezzalini
Antonello Zoni
Fondamentali sarà anche l’operato del Segretario, Marco Gatti, del Prefetto, Gian Luigi Ceda e del Tesoriere, Mattia Iotti.
Centrale il ruolo delle Commissioni:
- AGROALIMENTARE, Aldo Rodolfi
- ALUMNI, Fausto Quintavalla
- ENERGIA e EAMBIENTE, Antonio Rizzi
- AMMINISTRATIVA, Eugenio Pavarani
- CULTURA, Paolo Giandebiaggi
- EFFETTIVO, Gianfranco Beltrami
- IMMAGINE PUBBLICA E RELAZIONI ESTERNE, Lelio Alfonso
- POLIO PLUS E SALUTE/TELEMEDICINA, Giampaolo Niccoli
- PROGETTI, Antonio D’Aloia
- RAPPORTI CON CLUB STRANIERI, Margherita Mangia
- ROTARY FOUNDATION, Giovanni Maestri
- SCAMBIO GIOVANI, Nicola Cucurachi
- SERVICE, Arrigo Rolli
Con il pieno supporto di:
Giusi Zanichelli, Delegata per il Premio Verdi,
Francesca Villazzi, Delegata per i rapporti con il Rotaract,
Nicola Cucurachi, Delegato per il Bollettino,
Francesca Vezzalini, Istruttore di Club.
Ma per fare tutto questo servono l’impegno, la partecipazione attiva e il contributo rafforzato di ciascuno di noi. Come un “tam-tam” che, se ben accordato, può davvero fare la differenza.
È possibile, però, che non sempre tutto fili liscio: la mia esperienza nel ruolo di Presidente è ancora tutta da costruire, e so bene che ogni nuovo incarico richiede ascolto, tempo e anche qualche inevitabile margine di errore. Conto sulla vostra comprensione e sul vostro spirito rotariano.
D’altronde, la ruota del Rotary continua a girare proprio grazie alla partecipazione di tutti, alla capacità di adattarsi, correggersi, ripartire. È una ruota che non si ferma, ma che mantiene il suo ritmo grazie alla forza collettiva di chi la fa muovere ogni giorno, con convinzione, competenza, valori e spirito di servizio.
Ma la forza di questa ruota sta nel fatto che non gira perché è il “proprio turno”, ma perché ci sono energie da sprigionare, idee da condividere con libertà e coraggio, comunità da sostenere. Gira perché ogni rotariano sente di essere parte attiva di un movimento più grande, che guarda avanti e si nutre di passione, responsabilità e visione.
Con questa consapevolezza e con questo spirito, chiudo invitando ciascuno di noi a guardare al futuro con fiducia, pronti a scrivere insieme le prossime pagine della nostra storia.
Parma, 18 giugno 2025 Sara Rainieri